Il mondo di Chicca

A: Ti adoro!

B: Anche se ci scanniamo? Anch’io, comunque!

A: Ora non è più scannarci, almeno non per i nostri peggiori standard, o sbaglio? E poi le discussioni ci vogliono, fanno bene. Riderci su anche di più!

B: Diciamo che sono “scambi di vedute” tanto per non annoiarci!

A: Volendo essere seri ti dico che, a parte che non lo credo possibile in assoluto, se fossimo d’accordo su tutto il nostro sarebbe un rapporto senza possibilità di crescita e non resisterebbe da anni!

B: Ed allora se dovesse arrivare un giorno in cui saremo d’accordo su tutto, non avremmo più nulla da dirci? Mah, non credo…

A: Non credo possano esistere due persone d’accordo su tutto. Per esempio, io spremerò sempre il tubetto del dentifricio da dove capita e tu non lo sopporti! Tu continuerai a depilarti e io lo detesto! Vedi, è impossibile!

B: Ma se non mi depilo da quest’estate!

A: Io lo “ammacco” sempre male però!

B: Basta che sia il tuo di tubetto, va benissimo!

A: E se lo dovessimo dividere? E poi è il principio che non va! Non siamo d’accordo E BASTA!

B: E non lo saremo mai!

“Il mare massacro, da vicino. Il mare slavina, da lontano. Il mare che raccoglie e disperde vite.  L’avventura di sopravvivergli e di raccontarlo.”

“Il mare incanta, il mare uccide, commuove, spaventa, fa anche ridere, alle volte, sparisce, ogni tanto, si traveste da lago, oppure costruisce tempeste, divora navi, regala ricchezze, non dà risposte, è saggio, è dolce, è potente, è imprevedibile. Ma soprattutto: il mare chiama.”

(Oceano Mare – Baricco)

E anche questo Natale è passato tra regali, carte e quantità immani di cibo da rubare al vicino di posto, anche se non con la velocità che avevo richiesto.
E’ passato con le assenze che pesano, cari che non ci sono più, e persone sempre presenti ma non come vorrei…
E’ passato con i soliti auguri “standard” e con quelli inaspettati.
E’ passato in quella Chiesa dove non andavo da almeno dieci anni, che se qualcuno c’è lassù, lo volevo ringraziare per il regalo a Caterina e Tony.
E’ passato un Natale piovoso, un Natale che rispetto a quello del 2009 portava con sé meno illusioni, e allora forse è stato meglio questo (forse).
E’ passato il Natale del tutto è cambiato (e invece tutto è tremendamente uguale).
E’ passato il Natale delle scadenze e delle promesse fatte a me stessa.
E’ passato un Natale diverso, nostalgico.
E’ passato il Natale dove, per la prima volta, non mento a me stessa e non cerco buoni propositi per il nuovo anno che incombe e che metterei da parte il primo gennaio stesso…